mercoledì 30 maggio 2007

E' tutta una montatura!


Secondo me c'è sotto qualcosa... e non sono fragole!

Tra Mac e allarmi!

Alle 18.00 decidi di uscire, che non ne puoi più di startene a casa e vai a fare un giro al Carrefour con tanto di centro commerciale, un giro su, uno giù, uno di là, uno di qua, uno dentro e arrivi al "Reparto Multimediale", ti fermi all'angolino Apple e inizi a guardare l' iMac 24'', guardi tutta la presentazione, ci giocherelli un po', in pratica cazzeggi lì nel tuo angolino di paradiso... poi ti cade l'occhio sul MacBook, che non è un nuovo menù del McDonald's, ma il notebook Apple, bellino, piccino, bianco o nero, prezzo non esagerato e poi pensi: Vediamo chiuso com'è...
Ecco, se dovesse venirti in mente di chiudere il MacBook al Carrefour, meglio che ti passi la voglia, perchè appena lo chiudi scatta l'allarme, tutti si girano a guardarti con il sorriso stampato in faccia del tipo: "Ah ah... che pirla!", tu stai lì ad aspettare che arrivi qualcuno a staccare quel "coso odioso" che non se ne può più e dall'altra parte un addetto cerca di spegnerlo a distanza con un telecomando o quel che l'è che invece va poggiato sull'aggeggio attaccato al MacBook. Dopo indicazioni e suggerimenti vari l'addetto capisce quel che deve fare, finalmente tutto finisce e imbarazzata dici: "Mi scusi..." e l'addetto molto gentilmente risponde "Ma si figuri... è questo sistema del cavolo che fa schifo...!" Ora io dico, va bene ho le mani eccitate, devo toccare tutto, ma se sono esposti un motivo ci sarà e non riesci a resistere... che ne so io che se lo chiudo scatta l'allarme infernale? Che senso ha? Poi non è mica l'unico allarme e sinceramente quello a me non sembra utile per niente.
Comunque bando alle ciance mi sono innamorata di questo "cosino" qua:

venerdì 25 maggio 2007

Non ci sto!


Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile!!!

giovedì 24 maggio 2007

The Hung

Can we change game? I don't like this...

martedì 22 maggio 2007

Un capolavoro!

Si, lo so, non è il periodo giusto, nè il luogo e l'atmosfera adatta, ma ieri sera, dopo aver dato la buonanotte alle persone che amo di più, l'ho rivisto...
Per chi, come me, lo ama, per chi non l'ha mai visto o per chi non lo ricorda (anche se penso sia difficile dimenticarlo) ecco un assaggio del capolavoro che ho rivisto per l'ennesima volta.



Come sempre, non ho parole...

giovedì 17 maggio 2007

Mia sorella!

Felice
contenta
entusiasta
gioiosa
esultante
gongolante
esultante
raggiante
estasiata
soddisfatta
emozionata
emozionata
e ancora emozionata.

Oggi mi sento così, niente poteva farmi stare meglio.

Mia sorella, 24 anni, studentessa universitaria in dirittura d'arrivo, introversa, timida, riservata, ma a suo modo dolce e amorevole. Da qualche anno non aveva un ottimo rapporto con il cibo, non aveva problemi di alimentazione, mangiava, ma si privava dei piaceri della gola, niente dolci, niente fritti, niente vino, niente piatti ipercalorici, solo verdure lesse, piatti al forno senza grassi aggiunti e tanta, troppa acqua.

Oggi ore 14.20 telefonata della mamma:
"Sai, oggi ho da fare tante cose e poi c'è una novità... ma non so se dirtela perchè ho paura di crederci troppo..."
"mamma che succede...?"
"Beh... vedi... tua sorella vuole che le prepari i fusilli..." (non quelli barilla, quelli calabresi, lunghi, grossi e fatti in casa...)
"Mamma davvero? Non stai scherzando?"

Non stava scherzando, mia sorella da un po' di tempo prepara le torte, mia sorella mangia le torte, mia sorella beve anche un sorso di vino a pranzo, mia sorella mangia le frittelle, mia sorella mangia la pasta, mia sorella mangia il cioccolato, mia sorella sorride nelle foto, mia sorella scherza sul fatto che le sue ciambelle non sempre "riescono col buco", mia sorella si ama un po' di più...
Tante volte ho pianto per lei e con lei, ho avuto paura che stesse male per colpa mia e so che lo è stata. Piangevo di dolore, forse di rabbia nei miei confronti per averla "abbandonata"...
Oggi ho pianto di gioia e non riesco a smettere, vorrei abbracciarla, stringerla forte a me, non lasciarla più... dirle quanto mi manca e quanto sono contenta per lei!

Amo mia sorella che ha ricominciato ad amarsi, amo mia madre che sa stare accanto a un marito e a due figlie non proprio "modello", amo mio padre che nonostante tutto non ha mai smesso di amarci.

martedì 15 maggio 2007

Usa e getta?

No grazie, ho già dato!

Ci ho provato, era un ragazzo di 23 anni (mi pare), io avevo compiuto da poco i 18, lui siciliano di servizio nell'esercito nella mia città, conosciuto così, per caso, quando ancora stronzetta prendevo la vita di petto fregandomene di quello che gli altri pensavano o dicevano, non che adesso mi importi qualcosa di quello che gli altri dicono, ma credo di essere un po' più attenta e non prendo più la vita di petto, nel frattempo ho imparato a pensare e a dare il giusto (forse eccessivo) peso alle cose. Somigliava a Carlton Myers, così diceva lui, io tutta sta somiglianza non la vedevo mica, comunque parlammo del più e del meno e il giorno dopo decisi di andare ad "allietare" il suo "pomeriggio fuori servizio".
Uscita da scuola presi l'autobus "destinazione chissenefrega", andai a casa sua e passammo il pomeriggio lì.
Un amico qualche giorno prima mi disse: " se proprio vuoi fare del sesso e non sei coinvolta sentimentalmente, fai finta di essere un uomo, fregatene, godi, fai godere e dopo accenditi una sigaretta come se niente fosse, divertiti perchè tanto se un uomo è stronzo l'unica cosa è ricambiarlo con la stessa moneta... sii stronza anche tu!"
Bene, lui stronzo non era o forse si visto che comunque non ci ha pensato due volte, ma tanto quello che voleva lo sapevo già e se sono andata da lui l'ho fatto solo per provare a fregarmene anche io.
Passato il santo finita la festa. Non l'ho più voluto nè sentire nè rivedere e non è più successa una cosa del genere, non mi piaceva (e non mi piace) sentire addosso l'odore di una persona che non sentivo mia, di una persona che incontri per caso e poi "au revoir". No, avevo capito che il sesso preso come una mentina non faceva e non fa per me.

Non voglio una pillola prima o dopo i pasti, io voglio un uomo che si svegli accanto a me, che mi dica "Tesoro, come sei bella..." anche se poi non si fa nulla e giro a piedi nudi per casa e i capelli in disordine, un uomo con il quale discutere perchè la pasta non va messa lì e poi guardandolo negli occhi iniziare a ridere insieme come bambini... un uomo da coccolare sul divano mentre parliamo di sciocchezze o di cose importanti, un uomo che sappia scherzare sui miei e i suoi difetti, un uomo che mi sorprenda, che invece di regalarmi un "anello tempestato di diamanti" mi regali un sorriso al mattino appena sveglia, un uomo che mi faccia star bene anche quando non c'è da star bene... un uomo che sia mio in tutto e per tutto finchè dura!
Sarò una "ragazza vecchio stampo", una stupida che crede ancora nella magia dell'amore, ma...
Cosa me ne faccio di un uomo usa e getta?

Gli uomini, come le donne, non sono usa e getta, ti segnano nel bene o nel male e che tu lo voglia o no ne conserverai l'odore.

domenica 13 maggio 2007

Trovami!

Facciamo che io mi nascondo e tu conti?

Photo by Filippo Macchi

sabato 12 maggio 2007

Io no!

Se io adesso scrivessi: "Sono innamorata di te!". Cosa succederebbe?
Beh ve lo dico io: qualcuno direbbe "Uh che bello l'amore...", altri mi chiederebbero "Ma dai, di chi sei innamorata...? E lui...?", oppure "E un bel chissenefrega, no eh?" ed altri mantenendo il solito atteggiamento penseranno "Sarà rivolto a me?".

Eih! Tranquilli, non sono innamorata e anche se lo fossi non lo scriverei, almeno non sarei così diretta, sono l'emblema del pressapochismo, del dico ma non troppo, non avrei mai nè il coraggio nè la "coscienza" per dichiararlo così apertamente.

Sì, per ammettere e dichiarare di essere innamorati di qualcuno non basta solo il coraggio, bisogna anche averne la coscienza: Pirandello diceva che la coscienza è sentire gli altri dentro di sè, è ciò che ci permette di scegliere mentre il coraggio ci fa solo agire senza pensare.
Ci vuole coraggio per dire "Sì, sono innamorata di te", io non sono abbastanza coraggiosa in queste situazioni, ma per dirlo bisogna anche amare davvero, bisogna averne la coscienza, sentirlo dentro e adesso non sento dentro nulla o forse si... (?)

E poi l'amore non si dice, l'amore si fa, possibilmente in segreto perchè è una delle cose più preziose, forse l'unica. Dareste mai in mano ai ladri, agli aguzzini il vostro tesoro? Io no.

Non che non voglia condividere con gli alri la mia felicità, ma ci son "cose" da condividere e altre no.

L'amore si condivide solo con la persona amata, ma questo ovviamente è solo il mio parere, forse dato anche da quel pizzico di invidia nei confronti di chi ha la coscienza di amare e il coraggio per dirlo.

giovedì 3 maggio 2007

Rinascita!

Quando non puoi fare a meno di pensare, quando vorresti parlare con qualcuno, quando il "qualcuno" con il quale vorresti parlare non può ascoltarti perchè non c'è o perchè ti rendi conto che devi trovarlo dentro te è proprio in quel momento che cerchi nel tuo archivio quel testo, quella canzone, quella foto, quella "carezza" di una mano amica e riprendi a sorridere, perchè con il groppo in gola sai che devi reagire, sai che sei unica per quello che sei e non per come gli altri ti vorrebbero... e ricominci ad amarti un po' di più, a pensare solo a te, non con egoismo, ma con amore, quell'amore profondo che solo tu sai darti... e inizi a rinascere.

Nel mio archivio ho trovato una foto di qualche anno fa, una di quelle foto estive, una di quelle che mi ricordano chi sono, una di quelle in cui non mi riconosco più e ancora una volta mi affido a "Jack Folla" per raccontare il lavoro di una notte che una notte non è:

"Più dei tramonti, più del volo di un uccello la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta, che uno dice: E' finita! No, finita mai per una donna... una donna si rialza sempre anche quando non ci crede, anche se non vuole, non parlo solo di quei dolori immensi, di quelle ferite da mine antiuomo che ti fa la morte o la malattia, parlo di te che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina hai un esame peggio che a scuola, te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare, così ogni giorno e questo noviziato non finisce mai e sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te che hai paura anche solo di dormirci con un uomo, che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perchè hai il terrore che qualcuno si infiltri nella tua vita, peggio... se ci rimani presa in mezzo tu poi soffri come un cane, sei stanca, c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare che ti vuole cambiare o che devi cambiare tu per tenertelo stretto e così stai coltivando la solitudine dentro casa, eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: io sto bene così... sto bene così, sto meglio così... e il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato natali e pasque, in quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo e ce n'hai buttato talmente tanta di anima che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perchè non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento, dovunque fossi ci stavi stretta, nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine ed è stata crisi e hai pianto... Dio quanto piangete! Avete una sorgente d'acqua nello stomaco, hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino... così improvvisamente, non potevi trattenerlo.. e quella notte che hai prreso la macchina e guidato per ore? Perchè l'aria buia ti asciugasse le guance... e poi hai scavato, hai parlato... Quanto parlate ragazze! Lacrime e parole... per capire per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore: Perchè faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza? Se lo sono chieste tutte... e allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia a due, a quattro mani e saltano fuori migliaia di tasselli, un puzzle inestricabile... Ecco, è qui che inizia tutto, non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai. Perchè una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti. Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova TE, perchè ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa, non puoi più essere quella di prima, prima della ruspa... non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi o farlo per la prima volta è come un diesel, parte piano, bisogna insistere, ma quando va in corsa è un'avventura ricostruire se stesse, la più grande...
non importa da dove cominci... se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio dei capelli.

Vi ho sempre adorato donne in rinascita per questo meraviglioso modo di gridare al mondo Sono nuova! Con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo, perchè tutti devono vedere e capire: attenti il cantiere è aperto, stiamo lavorando per voi, ma soprattutto per noi stesse...

Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia... per chi la incontra e per se stesse, è la primavera a novembre, quando meno te l'aspetti."