lunedì 15 marzo 2010

Un fulmine a ciel sereno.


Me ne andrò così... in punta di piedi. Sono entrata nella tua vita come uno dei peggiori uragani, altro che "fulmine a ciel sereno". Come una bimba avida di conoscenza ho scrutato ogni tuo lato, a volte mi sono scottata, ma le cose che conserverò saranno le risate, la caccia ai bigliettini nascosti, l'impiccato sulla sabbia in spiaggia, le corse in bici per non fare tardi, le camicie da stirare due minuti prima di uscire, le foto scattate di nascosto, le foto non scattate, gli occhi grandi, i sorrisoni, la cravatta sotto la maglia, gli spaghetti a notte fonda, i bomboloni caldi da non mangiare troppo caldi, la complicità, le sorprese, le sorprese malriuscite, ma belle, i ciappi, denny, l'acqua distillata, i gavettoni, lo sciroppo, le gite, le gite mancate, gli scherzi, il letargo, le facce buffe, le giuggiole, gli aperitivi fatti in casa, la passata cruda, il cubo, le definizioni, il b7 verticale, la semmia, la cinquina, le frasi cifrate... e la mia mano nella tua!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

il dito nell'orecchio, le camminate in riva al mare a tirar legni, l' "accendiamo", le gare a prendere il caffè, i tuoi disegni, il "buon appetito, amo'", la panchina con la rosa tra le mani, la stazione, l'uscita goffa dal tuo mare, Cesare,le bacchette del cinese, la seccola, il tuo "uh" seguito dal mio "baby baby, it's a wild world", "ad andare a destra", la tua panchina, le foto davanti al frigo, il bowling, l'americano a parigi, le farmacie, il contare tutto, la passeggiata a Genova con il nostro cicerone sprint, il trovarti a fianco delle piastrelle pulite, il camminare a fianco del muro per entrare in casa, il "non farmi ridere ahahahah daiiii" dietro quella porta, zio Fester, il balletto (danc), i maccarruni, il brindisi con l'irish coffee, il primo (gnegne...
...e pensare che io volevo un gatto nero.

NelFondoDegliOcchi ha detto...

Avrei un cane... nero.