martedì 9 ottobre 2007

Nove Ottobre Duemilasette

Un pianoforte mi accompagna, un'immagine scolpita nella mente, come un'anima graffiata dal silenzio, come un ricordo che non c'è, come l'autunno che ingiallisce i giorni, come la pioggia che sento addosso, come la testa che non smette di pensare, come un corpo stanco di obbedire, come un tempo che non vuol passare.

Ti lascio quello che ho voluto, che ho cercato, che ho amato, rimpianto e poi riavuto. Ti lascio le emozioni che mi hai dato, i pianti vuoti, il freddo e il caldo insieme, ti lascio un sorriso per i giorni bui, il dolce e l'amaro di questa bocca, ti lascio un avido ricordo.

Parlo di un sogno, mi ci tuffo dentro, parlo di un anno che è passato, di ricordi cancellati, del vento che sviscera e pulisce, del cuore caldo dell'estate, di mani mai sfiorate, di abbracci mai gustati e di letti consumati. Parlo di lacrime asciugate. Parlo di emozioni condivise, di gioia piena e di paura. Ascolto quel che dici e vivo ciò che taci.

4 commenti:

Andrea-The Riff ha detto...

scusami la banalità,ha catturato la mia attenzione l'espressione "un pianoforte mi accompagna",immagino sia in senso simbolico o lo suoni realmente?
sai com'è...musica e strumenti...

NelFondoDegliOcchi ha detto...

Non lo suono, ma lo ascolto MOLTO volentieri, è uno degli strumenti che amo! Ascoltavo Allevi mentre scrivevo!

Andrea-The Riff ha detto...

capito.

Vincenzo F. ha detto...

Anche io adoro il pianoforte, è talmente rilassante... :)